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Segue una storia di amore, amicizia, dolore e guarigione, su uno scrittore che adotta un alano che apparteneva a un amico e mentore defunto. Mentre la maggior parte degli autori non apprezza l’adattamento cinematografico del loro libro, Sigrid Nunez ha dichiarato di essere soddisfatta di come il suo libro è presentato in questo adattamento cinematografico. Visto al Toronto International Film Festival (TIFF) l’11 settembre 2024 (First Watch) Formato: Normale al cinema La storia non sa che direzione sta prendendo, motivo per cui nella maggior parte dei casi continua a continuare, così tanto che sembra non finire mai, e qui arriva la parte in cui lo spettatore sentirà la lunghezza e la pesantezza della sua durata che non è nemmeno lunga, ma sembra così a causa del ritmo lento e talvolta noioso che ha la storia. Il cane è sicuramente la parte migliore del film. Il modo in cui è stato addestrato a mostrare queste emozioni e usare il linguaggio del corpo per dire qualcosa è molto impressionante. Non mi è piaciuto molto il modo in cui la storia ha trattato il personaggio di Bill Murray, perché sembrava molto inutile. Per me il film è più una storia tra un cane e una persona in lutto e non su uno scrittore suicida che è morto e ha lasciato un cane fuori. Sembrava molto caotico sotto questo aspetto e avrebbe potuto facilmente approfondire di più in termini di questo argomento o mostrare un flashback che avrebbe supportato il personaggio di Bill Murray. A parte questo, niente di più speciale, ma nel complesso, un bel film caldo e da guardare!